Domenica 7 settembre in piazza Duomo Gershwin e Bernstein

Concerto per la cittadinanza organizzato dal Comune di Prato e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato

Franklin 01

 

Domenica 7 settembre, ore 21.30 – piazza Duomo

direttore Christopher Franklin
Alessandro Lanzoni pianoforte

 

L. Bernstein
Candide, Ouverture
Simple Song da Mass
Somewhere dalle Symphonic Dances di West Side Story

Lanzoni 004D. Šostakovič
Jazz Suite n. 1

G. Gershwin
Rhapsody in Blue per pianoforte e orchestra

 

Ingresso libero

 

Quest’anno, il tradizionale concerto in Piazza del Duomo che il Comune di Prato e la Camerata Strumentale offrono alla città alla vigilia della Festa della Madonna della Cintola e della manifestazione del Corteggio Storico, è all’insegna della musica americana e della fusione fra jazz e tradizione sinfonica.
Per incuriosire un pubblico sempre più vasto e trasversale, data l’opportunità che la magnifica cornice di Piazza Duomo ci offre, la nostra Orchestra si esibirà in un programma di carattere popolare che privilegia l’aspetto di incontro tra il linguaggio classico e quello del jazz.

Per questo motivo, la Camerata ha invitato a salire sul podio un giovane direttore statunitense specialista della musica del Novecento, Christopher Franklin, che da qualche anno risiede a Lucca e che si è perfezionato, dopo gli studi in patria, alla gloriosa Accademia Musicale Chigiana; Franklin è oggi un direttore in grande carriera internazionale, sia per l’opera che per la musica sinfonica. Accanto a lui, come solista della celebre Rhapsody in Blue di George Gershwin (un debutto assoluto per la Camerata) figura uno dei più importanti e autorevoli interpreti jazz dell’ultima generazione. Già stupefacente enfant prodige, Alessandro Lanzoni, 21 anni, è oggi uno dei protagonisti più ammirati del pianoforte nel panorama jazzistico internazionale, come dimostra il riconoscimento di «Top Jazz», che lo ha incoronato «Miglior talento 2013». Consacrato negli USA, trionfatore a Umbria Jazz, protagonista nei templi jazz d’Europa, Alessandro Lanzoni ha già eseguito in molte occasioni la Rhapsody in Blue insieme a prestigiose orchestre sinfoniche.

Ascoltare sotto le stelle e sotto il pergamo di Donatello e Michelozzo le note di Gershwin grazie all’arte di questi due giovani leoni in grande carriera e con il consueto calore della Camerata Strumentale sarà un’occasione semplicemente straordinaria e un’autentica festa della musica per i cittadini di Prato e per la loro amata Orchestra.

Oltre a Gershwin, il programma presenta pagine celeberrime e amatissime di Leonard Bernstein, uno dei massimi geni della musica del secondo Novecento e il vero erede di Gershwin nelle vicende musicali americane del Novecento. Basterebbe il successo planetario di un grande classico come West Side Story a collocare Bernstein fra i compositori più amati e più sensibili del secolo che si è appena chiuso. Dopo la scoppiettante Ouverture dall’operetta Candide, miracoloso innesto di jazz e swing nel mondo di Mozart e Rossini, la Camerata eseguirà la toccante preghiera A Simple Song, tratta dal grande lavoro liturgico-teatrale Mass, in cui Bernstein fuse secondo il suo tipico eclettismo, il linguaggio musicale colto con idiomi tratti dal mondo pop, dal musical, dal rock. Sarà poi la volta di uno dei luoghi melodici più irresistibili di West Side Story, quel Somewhere che è fra le più belle canzoni di tutti i tempi, qui presentata nella versione orchestrale che Bernstein realizzò per le Symphonic Dances, la suite tratta dal suo immortale musical.
Risale al 1934 la Jazz Suite n. 1 del compositore sovietico Dimitri Šostakovič, all’epoca ventottenne enfant terrible della musica russa, nella quale infondeva la graffiante energia e novità della musica americana e del mondo sonoro di Kurt Weill. La Jazz Suite è stata portata a una popolarità universale grazie all’uso che il regista Stanley Kubrick fece del primo movimento, uno struggente Valzer, come commento sonoro del suo ultimo film, Eyes Wide Shut, tratto da Schnitzler, con Nicole Kidman e Tom Cruise. Oltre a questo ormai leggendario Valzer, la Suite comprende una umoristica Polka e uno stralunato Fox Trot, assolutamente irresistibili. Poi, il celebre glissando di clarinetto ci porterà nel blu della più famosa delle rapsodie, con il formidabile talento di Alessandro Lanzoni e la classe di Christopher Franklin.